Simulator

Simulazione a eventi discreti in un ambiente virtuale 3D

La caratteristica che distingue Simulator da altri strumenti di simulazione a eventi discreti è l’integrazione con l’ambiente virtuale 3D: è infatti disponibile un’ampia libreria di comandi che permette di animare tutti gli elementi. Quando necessario, è comunque possibile eseguire la simulazione senza la visualizzazione grafica, con velocità di esecuzione massima, per effettuare velocemente valutazioni su scenari diversi. La stessa logica di controllo supporta automaticamente i due tipi di esecuzione, con o senza animazione dell’ambiente virtuale.

Un esempio di utilizzo è la simulazione di impianti.

Simulator fa parte della famiglia di prodotti 3D e condivide con essi il modello dell’ambiente virtuale, che può essere condiviso e riutilizzato.

Come funziona?

Il processo per impostare una simulazione 3D di un sistema di produzione discreta multi-corpo può essere diviso in due fasi:

  1. creazione di un ambiente virtuale
  2. programmazione delle logiche di simulazione.

La definizione dell’ambiente virtuale è basato su una rappresentazione XML dello scene-graph, un insieme gerarchico di entità con geometria e articolazioni. Le logiche di simulazione controllano l'evoluzione nel tempo dell’ambiente 3D. Le logiche sono suddivise in moduli che hanno pieno accesso all'ambiente virtuale e che sono sincronizzati sulla timeline di esecuzione della simulazione.

Ogni modulo agisce indipendentemente, genera e pubblica eventi sulla timeline e comunica con gli altri moduli mediante segnali. I moduli di logica lavorano su un livello diverso rispetto dell'ambiente virtuale, non sono vincolati ad una specifica risorsa 3D, ma possono leggere e scrivere lo stato di qualsiasi di qualsiasi entità nell’ambiente (o addirittura di nessuna).

La programmazione con il sistema modulare di Simulator è un processo che richiede due passaggi:

  1. Definizione di classi del modulo di logica: ogni modulo del modello è una classe Java che definisce il comportamento di una tipologia di moduli.
  2. Definizione del modello di logiche di simulazione: le classi vengono istanziate, configurate e collegato tra loro.

Un modello di simulazione è rappresentato da un file XML contenente la definizione delle istanze dei moduli, i valori delle proprietà e le connessioni tra le differenti istanze del modulo.