Simulazione a eventi discreti in un ambiente virtuale 3D
La caratteristica che distingue Simulator da altri strumenti di simulazione a eventi discreti è l’integrazione con l’ambiente virtuale 3D: è infatti disponibile un’ampia libreria di comandi che permette di animare tutti gli elementi. Quando necessario, è comunque possibile eseguire la simulazione senza la visualizzazione grafica, con velocità di esecuzione massima, per effettuare velocemente valutazioni su scenari diversi. La stessa logica di controllo supporta automaticamente i due tipi di esecuzione, con o senza animazione dell’ambiente virtuale.
Un esempio di utilizzo è la simulazione di impianti.
Simulator fa parte della famiglia di prodotti 3D e condivide con essi il modello dell’ambiente virtuale, che può essere condiviso e riutilizzato.
Il processo per impostare una simulazione 3D di un sistema di produzione discreta multi-corpo può essere diviso in due fasi:
La definizione dell’ambiente virtuale è basato su una rappresentazione XML dello scene-graph, un insieme gerarchico di entità con geometria e articolazioni. Le logiche di simulazione controllano l'evoluzione nel tempo dell’ambiente 3D. Le logiche sono suddivise in moduli che hanno pieno accesso all'ambiente virtuale e che sono sincronizzati sulla timeline di esecuzione della simulazione.
Ogni modulo agisce indipendentemente, genera e pubblica eventi sulla timeline e comunica con gli altri moduli mediante segnali. I moduli di logica lavorano su un livello diverso rispetto dell'ambiente virtuale, non sono vincolati ad una specifica risorsa 3D, ma possono leggere e scrivere lo stato di qualsiasi di qualsiasi entità nell’ambiente (o addirittura di nessuna).
La programmazione con il sistema modulare di Simulator è un processo che richiede due passaggi:
Un modello di simulazione è rappresentato da un file XML contenente la definizione delle istanze dei moduli, i valori delle proprietà e le connessioni tra le differenti istanze del modulo.